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TUMORI RARI, DALLE PATOLOGIE ALLE PERSONE

Al via Onconnection, gli Stati generali dell’oncologia del Nord Ovest. Progetti e modelli regionali: innovazioni tecnologiche per diagnosi più precoci, abbattimento delle liste d’attesa e accesso equo alle cure

  • Esperienze a confronto raccontate dai massimi esperti dell’oncologia di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Lombardia: dall’impiego dell’intelligenza artificiale nell’attività di screening per la prevenzione del tumore del colon retto, al progetto pilota di monitoraggio dei pazienti con tumore al seno e al polmone, a tecnologie all’avanguardia per prevenire i tumori di testa e collo, fino alla grande rivoluzione digitale dello IEO per essere più vicini ai pazienti.
  • Adesione agli screening oncologici: il 2021 ha segnato una ripresa ma serve sensibilizzare culturalmente i cittadini. “Non sempre hanno consapevolezza della reale scommessa sulla possibilità di guarigione con una diagnosi precoce”.

L’oncologia è l’ambito in cui l’applicazione dell’innovazione dirompente ha trovato la sua massima espressione”, conferma Walter Locatelli, Presidente Io Raro. “Pensiamo soltanto ai check point immunologici e alla genomica che hanno rivoluzionato diagnosi e terapia in gran parte delle malattie oncologiche. Inoltre questo è anche un ambito in cui i silos sono stati abbattuti per primi – il concetto di rete, di non lavorare in maniera puntiforme può essere esportato in tutti gli ambiti della nostra sanità. È necessaria però un’attenta programmazione, perché il continuo patrimonio di conoscenze necessita di essere accompagnato dall’attenzione degli specialisti, ma anche del mondo economico, industriale, delle professioni. Sarebbe opportuno, a mio avviso, utilizzare e mutuare il virtuoso percorso che le malattie rare hanno potuto attuare attraverso il Piano nazionale malattie rare recentemente licenziato dal nostro Parlamento, che è diventato una realtà e che ora deve essere corroborato di azioni che consentano l’effettivo svolgimento delle previsioni. Devono essere garantiti i principi di efficienza e di sostenibilità, sia organizzativa sia economica e sociale, mettendo tutto in relazione ai pazienti e ai Centri di riferimento. Importante che ci sia sempre una rete. La Conferenza Stato-Regioni ha sancito la validità di questo Piano e ci sono azioni che possiamo intraprendere, sempre sulla falsariga di quanto previsto dal Piano nazionale per malattie rare. Le malattie rare non hanno la complessità che hanno in alcuni casi i tumori rari, però hanno rappresentato un banco di prova importantissimo per poter far sì che tutto il mondo sanitario – dai decisori politici agli attuatori, agli operatori – potesse convergere su obiettivi comuni. Importante in ambito oncologico istituire un gruppo di lavoro congiunto AIFA al tavolo tecnico per predisporre una ricognizione di farmaci e per poter redigere un elenco unico su base nazionale. Ma soprattutto, tra le azioni da intraprendere, un avvio di percorso di Horizon Scanning strutturato su tutti gli ambiti (da quello terapeutico già ben presidiato da AIFA a quello organizzativo, normativo, tecnologico), al fine di continuare a garantire nel breve e medio termine un accesso equo e sostenibile alle innovazioni”.

Al via ONCONNECTIONStati Generali dell’Oncologia del Nord Ovest,  evento organizzato presso la Dental School di via Nizza 230, a Torino, da Motore Sanità. Due giornate, il 17 e il 18 novembre, molto importanti per fare il punto sullo stato dell’arte dell’oncologia di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Lombardia. Partecipano i massimi esperti per presentare le nuove frontiere tecnologiche e quei modelli organizzativi che cercano di gestire al meglio le innovazioni dirompenti che stanno attraversando l’oncologia del presente e del futuro.

Se all’ospedale Mauriziano di Torino è operativo un progetto che affiancherà un sistema di intelligenza artificiale allo screening per la prevenzione del tumore del colon retto, Azienda Zero di Regione Piemonte dal prossimo mese coordinerà su scala regionale un progetto pilota di telemonitoraggio di pazienti oncologici affetti da neoplasie mammarie o polmonari; se l’Associazione per la Prevenzione e la Cura dei Tumori Ets Odv calvalca l’innovazione tecnologica donando alla Head and Neck Cancer Unit della ASL Città di Torino, recentemente inaugurata, la colonna stroboscopica ed endoscopica, attrezzatura all’avanguardia per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori di testa e collo, le farmacie lombarde di Federfarma aderiscono al servizio di screening del colon retto per tagliare le liste d’attesa, mentre lo IEO Istituto Europeo di Oncologia di Milano, ha in corso un grande investimento per la completa digitalizzazione dell’istituto con la possibilità di avvicinarsi ai pazienti sviluppando i metodi più sofisticati di controllo e di contatto da remoto. Il tema al centro dell’attenzione è anche l’NGS (next generation sequencing) che sta diventando una metodica di impatto anche nella diagnostica di routine di alcuni tumori, tuttavia impone una formazione e un’equipe consolidata e a tutto tondo dell’anatomia patologica. Nel campo degli screening oncologici, se il 2021 ha segnato una ripresa dell’adesione, rimane molto lavoro da svolgere, soprattutto in termini di sensibilizzazione culturale dei cittadini che non sempre hanno consapevolezza della reale scommessa sulla possibilità di guarigione con una diagnosi precoce.

L’evento torinese è patrocinato da Consiglio Regionale del Piemonte, Stati generali Prevenzione e Benessere, A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, ASL Città di Torino, Università degli Studi di Torino, F.A.V.O. Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, Associazione Io Raro, con il contributo incondizionato di Janssen, Sobi, Merck, GSK.  

L’ONCOLOGIA DEL FUTURO

L’Horizon Scanning, ovvero la capacità e la possibilità di prevedere quali saranno i farmaci innovativi dell’oncologia del futuro, è fondamentale per adattare l’organizzazione ad accettare le innovazioni”, spiega Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanità. “Non c’è peggior innovazione di quella che non può essere accettata dall’organizzazione. È importante, dopo che EMA ha dato la possibilità di immettere sul mercato una serie di farmaci – alcuni dei quali davvero dirompenti perché in grado di cambiare non solo la qualità della vita, ma anche l’aspettativa di vita di molti pazienti -, che in Italia si accelerino i processi di introduzione di questi farmaci e che l’organizzazione delle Istituzioni e delle Aziende ospedaliere in primo luogo, ma anche delle ASL, dei clinici che ne sono a conoscenza e dell’organizzazione nel suo complesso, li possano prescrivere immediatamente ai pazienti (sia per quello che riguarda la farmacologia, sia la tecnologia). Oggi la tecnologia informatica e quella biologica stanno cambiando notevolmente quella che era l’oncologia classica, stiamo andando incontro a un’oncologia mutazionale attraverso le terapie geniche, i farmaci agnostici, le terapie targhetizzate e tutto questo consentirà che vengano in qualche modo omogeneamente prescritte su tutto il territorio italiano; cosa che qualche volta, ancora oggi, non avviene”.

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