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TUMORI RARI, DALLE PATOLOGIE ALLE PERSONE

Il 28 febbraio si celebra la giornata mondiale delle malattie rare

Si celebra il 28 febbraio la giornata mondiale delle malattie rare per mantenere costante l’attenzione verso malattie che hanno bisogno di risposte. In base ai dati coordinati dal registro nazionale malattie rare dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia si stimano oltre 90 casi di malattie rare ogni 10.000 abitanti, con una incidenza di oltre 19.000 nuovi casi segnalati dalle oltre 200 strutture sanitarie che li seguono. Ma secondo la rete Orphanet il sommerso potrebbe essere molto elevato con stime in Italia di 1,5-2 milioni di cittadini.

Sul tema malattie rare, dato il rapido evolvere dello scenario legislativo, organizzativo-gestionale e tecnico-scientifico, c’è il bisogno a livello di comunità medico-scientifica, di singolo operatore e anche delle realtà associative, di promuovere un aggiornamento culturale e un processo di sensibilizzazione continui.

I NUMERI DELLE MALATTIE RARE

Una malattia si definisce rara quando la sua prevalenza, non supera una soglia stabilita, che in UE è fissata in 5 casi su 10.000 persone. Ma il numero di malattie rare conosciute e diagnosticate oggi oscilla tra le 7.000 e le 8.000, cifra che cresce appunto con i progressi della ricerca genetica, per cui si può parlare di un interessamento di milioni di persone.

COSA SUCCEDE IN ITALIA

Il 2021, in Italia, è stato segnato da importanti novità legislative, mentre, in Europa, il 2022 è iniziato con una nuova fase della storia degli European Reference Networks (ERN). Sarà pertanto importante, per il Governo centrale e le Regioni Italiane, farsi trovare pronti ad interpretare i nuovi dettami di legge, sfruttando appieno le nuove opportunità che essa offre per il perseguimento del bene dei pazienti con malattie rare e soprattutto a confermare il proprio ruolo in Europa nel campo delle malattie.

Per far questo si dovrà passare alla fase realizzativa attraverso opportuni decreti attuativi, che seguano una tabella di marcia condivisa con precise priorità, giuste risorse allocate, coerenti con gli obiettivi ambiziosi descritti. Non tutto sarà attuabile da subito, contemporaneamente ed uniformemente poiché la presa in carico dei pazienti affetti da malattie è differente nelle varie Regioni, con centri di riferimento nazionali ed internazionali in alcune, ma con carenze di offerta assistenziale e di comunicazione in
altre.

A questo si aggiunga che non tutte le regioni lavorano in rete e non tutte sono in grado di offrire una continuità delle cure trasversale con percorsi facilitati dei pazienti, che per definizione sono pazienti cronici necessitanti di un’assistenza integrata spesso, ma non sempre, dall’infanzia all’età adulta. In questa prospettiva la progressiva implementazione della genomica e nello specifico delle moderne tecniche di
sequenziamento nella pratica clinica, della digitalizzazione della medicina e delle moderne tecnologie della comunicazione stanno aprendo ampie e entusiasmanti prospettive per ulteriori e significativi progressi nella prospettiva di una sempre più efficace risoluzione delle problematiche a cui i pazienti con malattie vanno incontro.

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